Stiamo per farci gli auguri per il nuovo anno.
Auguri.
Faremo bilanci, definiremo i buoni propositi, ci apriremo alle nuove speranze come se fra questo anno e il prossimo esistesse realmente una differenza poco più che formale; l’anno è una convenzione, l’anno non esiste.
Durante la festa pagana di S. Silvestro che esorcizza guai e sfortune ci piace affidare a una ‘nuova sorte ’ il rinnovamento o il cambiamento che speriamo…
…e come al solito nulla cambierà se non saremo noi a farlo.
Non voglio sottrarre ‘magia ‘ all’occasione ma resto convinto che se c’è qualcosa di veramente magico, beh, questo è ciò che possiamo far accadere nella nostra mente e nella nostra coscienza così da perseguire seriamente i nostri progetti (per una volta non usiamo la parola ‘sogni ’).
Finita la festa infatti ci ritroveremo esattamente al punto di prima, immersi nel nostro ambiente, nelle nostre relazioni, nei nostri pensieri, con le nostre lacune e le nostre capacità: in una parola, ci ritroveremo nel nostro ‘sistema’.
Ciò che vogliamo è, spesso, davvero raggiungibile, solo che non ci riusciamo perché non ci rinnoviamo, non ci prepariamo adeguatamente, non ci formiamo, ci facciamo mancare gli strumenti necessari, cerchiamo le risposte senza aver imparato a porci le giuste domande, consideriamo come importanti quelle cose che sono solo urgenti e delle prime non ci curiamo mai, confondiamo ciò che ci coinvolge con ciò su cui abbiamo reale influenza e tutto ciò trasforma i nostri desideri in frustrazioni.
Non vi voglio augurare buon anno perché l’anno non esiste, ma la vostra vita sì, la vostra intelligenza sì, la vostra passione, i vostri desideri, le vostre speranze, le vostre forze così come le stanchezze…vi auguro di acquisire gli strumenti e le armi giuste per vincere la vostra sfida, vi auguro di aprire la mente su visioni alternative, vi auguro curiosità, voglia di crescere, vi auguro di perdere per strada la rassegnazione e di trovare al suo posto una nuova determinazione.
Vi auguro di scoprire di non sapere.
Vi auguro di avere voglia di sapere.
Vi auguro di avere la volontà di sapere.
E mi rendo conto solo adesso di aver sbagliato i tempi: ho atteso la fine del calendario, come se l’anno esistesse davvero, come se dovessi augurare buon anno…